76° OPEN D’ITALIA: LE INTERVISTE DEL SECONDO GIRO

ANDREA PAVAN – Score: 136 (69 67, -6)

“Ho giocato bene su un percorso che non è facile, perché punisce il minimo errore. Oggi ho limitato i bogey a due, ho giocato meglio da tee, usando di più i legni, e ho tirato bei colpi al green con i ferri. Peraltro il campo lo conosco bene e quando sbaglio, in generale, so con quale tipo di colpo rimediare oppure da quale parte indirizzare la palla per lasciarmi buoni approcci o, quanto meno, limitare i danni”.

– Hai avuto un bel sostegno dal pubblico…

“Si, siamo stati seguiti da tante gente e non erano solo coloro che mi incitavano, ma anche appassionati attratti dalla presenza di Rose e Willett. Eravamo veramente un bel trio. Mi ha fatto comunque molto piacere avere l’appoggio di tanti che mi hanno visto crescere e che non hanno più l’opportunità di seguirmi, poiché non vivo in Italia”

-Il titolo? Ci si può arrivare?

“Mancano ancora due giornate e su un campo di questo tipo se si gioca bene si può guadagnare molto. Occorre tanta attenzione, perché offre le occasioni da birdie, ma solo se lo affronti con rispetto. In un giro si può realizzare un “meno 6” o un “meno 7”, ma è piuttosto difficile ripeterlo per due volte consecutive. Domani cercherò di rimanere in zona con i primi e poi domenica vediamo cosa succede. Vincere in casa sarebbe bellissimo e darò il massimo per concedermi una chance”.

FRANCESCO MOLINARI – Score: 147 (71 76, +5)

“Il livello di gioco espresso in questi due giorni non è stato sufficiente. Devo voltare pagina e ricominciare dalla settimana prossima. cCè tanta strada da fare per cui devo lavorare su tutto. Non sono arrabbiato o deluso, semplicemente lo sport è questo. Da professionista mi è già capitato nel 2008 di non superare il taglio, è difficile essere competitivi tutti gli anni. E’ bello vedere l’affetto della gente nonostante il risultato. Prossimi appuntamenti? Fra due settimane sarò in Cina WGC-HSBC Champions), poi andrò in Turchia (Turlish Open), mi fermerò una settimana e tornerò in campo a Dubai (DP World Tour) e a Hong Kong (Hong Kong Open)”

GUIDO MIGLIOZZI – Score: 138 (72 66, -4)

“E’ stato un ottimo giro. All’inizio ho sentito subito delle belle sensazioni e ho avuto la percezione che avrei potuto far bene. Ieri ho commesso qualche errore di troppo nel gioco lungo. Mandavo la palla a destra e ho finito il turno molto contrariato, così sono andato subito in campo pratica a correggere gli errori e ne ho tratto beneficio. Sin dall’inizio ho sfruttato le occasioni e non posso che essere contento, anche se ho perso qualche colpo che potevo risparmiare”.

– Prospettive per le ultime 36 buche?

“Adesso mi rilasso e domani penso di nuovo al gioco. La strada è ancora lunga. Qui ci sono tanti campioni e devo continuare a dare il massimo. Per farlo occorre mantenere concentrazione e ritmo. Questa è la chiave. Sono particolarmente motivato perché ho tutta la famiglia che mi sta seguendo. Mi dà sicuramente degli stimoli, ma mi sento anche un po’ emozionato poiché è l’unica occasione quest’anno in cui possono vedermi in campo”.

EDOARDO MOLINARI – Score: 140 (70 70, -2)

“Il livello di soddisfazione è quello del risultato, Ho uno score complessivo di due colpi sotto non è buono, buono quindi non sono contento. Sto giocando bene, ma devo cercare di imbucare di più. Mi ha frenato il putt, ma anche il bogey alla buca 17 dove ho sbagliato il colpo di dieci metri a destra e l’ho pagato. Stagione regolare? Non si vive di trentesimi posti, quindi bisogna fare qualcosa di più”.

JUSTIN ROSE- Score: 135 (66 69, -7)

“Nel complesso lo score è buono e mi ha permesso di rimanere avanti. In questo campo non c’è nulla di scontato. Offre possibilità di birdie, ma puoi sbagliare con facilità. Ho avuto dei problemi recentemente con il putter: sto cercando di migliorare anche se commetto ancora qualche errore. Sono contento di come sono andate le cose in questi due giorni. Mi sono lasciato delle opportunità, ma per vincere sarà necessario giocare molto bene domenica”

JOACHIM B. HANSEN – Score: 133 (67 66, -9)

“Ho giocato davvero bene nonostante una falsa partenza. Ho realizzato sei birdie (oltre a tre bogey e un eagle, ndr), ma avrei potuto imbucarne di più. Adoro questo campo da golf con i green belli da giocare e attaccare. L’obiettivo? Assicurarmi la ‘carta’ per giocare stabilmente sull’European Tour 2020. Sto iniziando a diventare sfacciato in campo ed il quarto posto della scorsa settimana all’Open di Spagna mi ha caricato fornendomi nuovi stimoli per questo importante appuntamento delle Rolex Series European Tour. Domani scenderò in campo con la solita grinta, vedremo cosa accadrà”.

 

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