74° OPEN D’ITALIA: LE INTERVISTE DEL PRIMO GIRO

FRANCESCO MOLINARI

Primo giro: 64 (-7) colpi

 

“Non è facile partire così, però il bel putt alla buca iniziale (la 10) e il birdie alla successiva mi hanno subito sciolto. Ovviamente sono molto contento per l’avvio migliore che potessi immaginare, anche se qualche tee shot con la pallina errante nei boschi c’è stato. Però c’è tempo per migliorare questa parte del gioco. E’ bello ovviamente cominciare bene e non ritrovarsi a inseguire dopo il primo giro”.

– Problemi con il campo?

“No, sono andato per boschi per un paio di ganci e uno slice. In particolare ho avuto poco feeling con il legno 5 e ho sbagliato quando l’ho usato. Forse il percorso è un po’ più stretto dell’anno scorso, ma i buoni colpi restano tali. I green hanno più erba rispetto al 2016, ma sono molto più simili l’uno all’altro e questo aiuta. Il mio putting, già buono nella passata stagione, è sicuramente migliorato, effetto di un buon lavoro e della mia attività sul PGA Tour”.

– Un momento particolare?

“Mi ha dato molta soddisfazione e carica l’approccio imbucato alla buca 18 per il birdie, forse nel punto migliore, sotto il Villaggio Ospitalità e con tanti spettatori che stavano seguendo”.

– Essere campione in carica con l’idea di poter fare la tripletta ti mette pressione?

“Non mi preoccupa l’idea di poter rivincere o gli avversari molto forti da affrontare, semmai la pressione viene dal pubblico, dal giocare in casa, dalle aspettative di tutti quelli che mi seguono, ma, come ho già detto in altra occasione, purtroppo si ricomincia da zero e quanto di buono ho fatto l’anno scorso non conta”.

– Partenza veloce e magari migliorarsi domani…

“Di sicuro non sarà facile offrire la stessa prestazione sui green, che è stata ottima, però posso fare sicuramente qualcosa di più dal tee”.

 

MATTEO MANASSERO

Primo giro: 71 (par) colpi

 

“E’ stata una giornata discreta. Ho giocato abbastanza bene dal tee al green, ma non sono riuscito a guadagnare colpi con il putter, anzi ne ho persi un po’. Sono soddisfatto del gioco lungo dove ho sbagliato poco. Ho perso per un attimo la concentrazione alla buca 7, ho mandato la palla nel punto sbagliato e ho pagato con un bogey. Per il resto sono abbastanza contento, devo portare questa positività a domani per riuscire a recuperare”.

-Quanto è cambiato il percorso?

“Il campo è sempre lo stesso. Nel tempo si è allungato, però la strategia e i bastoni rimangono gli stessi. Lo conosco a memoria: arrivo sul tee e automaticamente prendo il bastone che mi serve. E’ come giocare a casa”.

– Il rough basso fa andare la palla nel bosco perché non la frena prima: è un problema o un aiuto?

“Penso che sia come dovrebbe essere. Il rough è più duro del fairway e appena la palla lo tocca fa 10-15 metri di rotolo e questo complica le cose essendoci tanti leggeri dogleg. Credo che sia meglio così piuttosto che un rough alto dove appena manchi di un metro il fairway vieni esageratamente punito”.

 

RENATO PARATORE (nella foto)

Primo giro: 68 (-3) colpi

 

“Sono andato molto bene sulle prime sei buche, poi un doppio bogey mi ha un po’ frenato. Nella seconda parte del tracciato mi sono espresso ad ottimo livello e sono riuscito a concludere scendendo di tre colpi sotto il par. In linea generale sono molto soddisfatto del gioco, ho eseguito dei grandi tiri da tee a green e sono riuscito a imbucare dei buoni putt. Finire con il birdie mi ha dato molta fiducia”.

– Cosa ti aspetti domani?

“Voglio ripetermi, ma cercando di avere un maggior feeling con il putter. Il percorso è in buonissime condizioni e sui green la palla rotola nel modo giusto. Si possono realizzare tanti birdie con un buon tee shot. Sto attuando una tattica in partenza di difesa e credo che continuerò così”.

– Il tifo dei tanti appassionati ti dà più carica o più pressione?

“Più tifosi ci sono e più mi carico. Mi fa piacere vedere tanta gente che mi segue”.

 

STEFANO MAZZOLI

Primo giro: 68 (-3) colpi

 

“E’ stato un bel giro. Ho avuto ottime sensazioni. Mi sono ben preparato in inverno, ho avuto un buon avvio di stagione, ho giocato parecchio e questo risultato nasce da lontano. Sono molto contento. Ho eseguito qualche brutto colpo, che però ho compensarlo rapidamente, sono rimasto sempre molto concentrato. Sono sceso di due colpi sotto par nelle due metà del campo, a testimonianza di una prestazione abbastanza regolare. Forse i due momenti topici sono stati i due up and down alle buche 8 e 12 che mi hanno tenuto in carreggiata”.

– Emozione nel giocare con José Maria Olazabal?

“E’ stata un’ottima esperienza e lo sarà anche domani. Giocatori di questo spessore possono insegnare tante cose utilissime per noi giovani”.

 

EDOARDO MOLINARI

Primo giro: 68 (-3)

“Sono partito male, ho tirato due brutti drive alla buca 2 e alla buca 6 e ho fatto due bogey. Da lì in poi ho giocato molto bene fino alla fine non sbagliando più un colpo, salvo due sbavature sui green con tre putt alla buca 12 e un putt corto non imbucato alla 8, quindi potevo segnare addirittura qualche colpo in meno. Inizio a parte, sono molto soddisfatto del gioco e spero di continuare così domani, magari con un sostegno migliore dal putter”.

– Come hai trovato il campo?

“E’ molto simile agli anni scorsi, forse in condizioni migliori. Si presta a fare degli score sotto al par, oggi pomeriggio i green non erano perfetti e speriamo domani mattina con i green freschi di imbucare qualche putt in più”

– Domani?

“Il gioco è abbastanza buono in questo momento. Spero di continuare così e darmi tante chances da birdie”.

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