Nel corso di un incontro nei saloni dell\u2019Hotel Boscolo, a Milano con il Comitato Organizzatore Open Professionistici di Golf della FIG, \u00e8 stata presentata la nuova stagione 2014 dell\u2019Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali che avr\u00e0 quali fiori all\u2019occhiello l\u2019Open d\u2019Italia maschile e il Ladies Italian Open.<\/p>\n
Sono intervenuti Franco Chimenti, presidente di CONI Servizi e della Federazione Italiana Golf; Matteo Marzotto, Matteo Marzotto, cofondatore della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus; Alessandro Rogato e Barbara Zonchello, presidente e direttore del Comitato Organizzatore Open Professionistici di Golf.<\/p>\n
L\u2019incontro si \u00e8 aperto con l\u2019intervento di Barbara Zonchello, che ha dato il benvenuto ai numerosi ospiti prima di introdurre un video nel quale sono passati in rapida e suggestiva rassegna i momenti salienti dell\u2019attivit\u00e0 azzurra e dell\u2019Italian Pro Tour.<\/p>\n
L\u2019evento clou sar\u00e0 l\u2019Open d\u2019Italia maschile, riproposto nuovamente al Circolo Golf Torino. \u201cBen contenti di ritornarvi – ha sottolineato Alessandro Rogato – dopo il successo dello scorso anno e in una data particolarmente idonea, perch\u00e9 il torneo sar\u00e0 l\u2019ultimo valido per l\u2019assegnazione dei punti atti alla composizione della squadra europea di Ryder Cup, che nell\u2019occasione assumer\u00e0 il suo volto definitivo\u201d. Confermati la prestigiosa partnership con l\u2019European Tour, in atto da vari anni e che ha contribuito alla crescita qualitativa del torneo, e l\u2019ingresso gratuito per gli spettatori.<\/p>\n
La data (28-31 agosto) coincider\u00e0 con l\u2019ultima settimana di vacanza, che favorir\u00e0 l\u2019afflusso del pubblico, specie di quello pi\u00f9 giovane, e dei nuclei familiari. \u201cPer tale motivo – ha proseguito Rogato – l\u2019organizzazione proporr\u00e0 iniziative ad hoc per costoro e anche per i non golfisti. Inoltre, seguendo l\u2019evoluzione dei tempi, riteniamo di fondamentale importanza i \u201csocial network\u201d, dove saremo presenti e attivi. Sar\u00e0 particolarmente curato l\u2019aspetto del \u2018food and beverage\u2019 con nuove e diverse soluzioni onde promuovere il settore enogastronomico. Nel 2015 l\u2019Open d\u2019Italia avr\u00e0 diversa collocazione, perch\u00e9 sar\u00e0 uno degli avvenimenti sportivi all\u2019interno dell\u2019EXPO e avr\u00e0 luogo nel prestigioso Golf Club Milano, in settembre, poco dopo la disputa del Gran Premio d\u2019Italia di Formula 1\u201d.<\/p>\n
Tra le novit\u00e0 l\u2019atteso e gradito ritorno del Ladies Italian Open (27-29 giugno), dopo tre anni di assenza, la cui 24\u00aa edizione avr\u00e0 la cornice ideale del Golf Club Perugia. Si sta approntando una gara che avr\u00e0, tra i fili conduttori, la proverbiale ospitalit\u00e0 che contraddistingue il capoluogo umbro e tutta la Regione, terra di grandi valori culturali, un\u2019eccellenza per il nostro Paese.<\/p>\n
Rogato ha ricordato come l\u2019Italia Pro Tour, all\u2019ottavo anno di vita, abbia gi\u00e0 proposto oltre 70 manifestazioni, che hanno coinvolto una cinquantina di circoli, con circa 9.500 presenze sul campo delle quali quasi 7.000 straniere. Importante l\u2019accordo di collaborazione con la TV satellitare Sky, da anni veicolo imprescindibile per la promozione del golf e delle manifestazioni del circuito, e di tutta la stampa, nazionale e internazionale, che offre sempre pi\u00f9 visibilit\u00e0.<\/p>\n
Ampio il consenso a livello internazionale. \u201cIl format \u00e8 stato scelto dall\u2019European Tour – ha concluso Rogato – quale migliore esempio di efficienza organizzativa, di razionalizzazione dei costi e di ottimizzazione dei risultati in favore dei giovani professionisti. Anche quest\u2019anno allestiremo un torneo del Challenge Tour, nel prestigioso circolo dell\u2019Olgiata a Roma, cinque gare dell\u2019Alps Tour, e lo storico Campionato Nazionale Open. Tutto questo con l\u2019apporto di un team giovane, brillante, con cui stiamo iniziando un nuovo percorso per proporre in ottica diversa e d\u2019avanguardia i nostri eventi\u201d.<\/p>\n
Charity Partner dei due Open d\u2019Italia e di tutto l\u2019Italian Pro Tour \u00e8 la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus, Agenzia Italiana della Ricerca in FC, riconosciuta ufficialmente dal MIUR (Ministero dell\u2019Istruzione, dell\u2019Universit\u00e0 e della Ricerca) come Ente promotore dell\u2019attivit\u00e0 di ricerca scientifica, nonch\u00e9 una delle poche Onlus certificate dall\u2019Istituto della Donazione. Nata nel 1997, per volont\u00e0 del professor Gianni Mastella e degli imprenditori Vittoriano Faganelli e Matteo Marzotto, la Onlus ha attivato una rete di 500 ricercatori selezionati, coinvolgendo 170 Gruppi e Istituti di Ricerca prestigiosi. Una scelta ha sottolineato Franco Chimenti \u201cche spiega la nostra adesione a un progetto solidale, con numerose iniziative in tutte le nostre manifestazioni\u201d.<\/p>\n
\u201cVorrei ringraziare Franco Chimenti, Alessandro Rogato e Barbara Zonchello per aver offerto alla nostra Fondazione questa importantissima occasione di visibilit\u00e0\u201d ha dichiarato l\u2019imprenditore Matteo Marzotto.<\/p>\n
\u201cPer noi \u00e8 un onore essere charity partner di questo atteso appuntamento sportivo che vede il confronto tra grandi professionisti e appassionati di golf. E come nello sport, anche nella ricerca siamo perennemente in gara, impegnati in sfide sempre pi\u00f9 complesse\u201d.<\/p>\n
Matteo Marzotto ha ricordato che la fibrosi cistica \u00e8 la malattia genetica grave pi\u00f9 diffusa in Italia, con oltre due milioni e mezzo i portatori sani, spesso inconsapevoli di esserlo, che possono perci\u00f2 trasmettere la malattia ai propri figli: due genitori, entrambi portatori sani, hanno una probabilit\u00e0 su quattro di mettere al mondo un bambino malato di fibrosi cistica. In Italia ogni settimana nascono quattro nuovi malati. La malattia colpisce molti organi, in particolare polmoni e pancreas e porta all\u2019impossibilit\u00e0 di respirare. L\u2019aspettativa di vita media di chi ne \u00e8 affetto \u00e8 oggi intorno a 40 anni.<\/p>\n
\u201cFFC Onlus rappresenta, oltre ad un autorevole brand della ricerca, una vera e propria squadra con la quale, da diciassette anni, ci stiamo impegnando per sconfiggere la malattia. Nel frattempo si sono ottenuti molti risultati che hanno aiutato a migliorare la vita dei malati sia in termini di durata che di qualit\u00e0, ma questo non ci basta. Il nostro obiettivo concreto \u00e8 oggi quello di raggiungere in tempi brevi la cura definitiva attraverso l\u2019individuazione di molecole che possano correggere il difetto di base che determina la malattia. Anche la Fondazione ha la fortuna di avere al proprio fianco un grande team di sostenitori composto da oltre 5.000 volontari e 110 Delegazioni FFC presenti sul territorio nazionale che promuovono con convinzione le attivit\u00e0 di informazione e raccolta fondi a favore della ricerca FC\u201d.<\/p>\n
I numeri parlano da soli: dal 2002, FFC ha investito oltre 16.000.000 di euro in progetti di ricerca avanzata. Proprio in virt\u00f9 delle recenti scoperte,\u00a0ha aperto una vera e propria via italiana agli studi sulla fibrosi cistica esta svolgendo un ruolo sempre pi\u00f9 attivo e complementare rispetto alla ricerca scientifica d\u2019Oltreoceano.<\/p>\n
Ha concluso la serie degli interventi Franco Chimenti: \u201cIl successo tecnico e di pubblico dell\u2019ultimo Open d\u2019Italia \u00e8 stato quanto mai indicativo sul gradimento sempre crescente per il nostro sport. Abbiamo lavorato a fondo su vari settori, con promozioni mirate, con aperture al turismo golfistico, che reputo fondamentale anche per l\u2019economia della nazione, ma soprattutto ci siamo dati strutture di alto livello che hanno permesso ai nostri atleti di arrivare fino ai vertici mondiali. Merito evidentemente del loro talento, ma che probabilmente si \u00e8 potuto esprimere meglio con la sicurezza di poter usufruire del supporto necessario alla loro attivit\u00e0.<\/p>\n
L\u2019obiettivo pi\u00f9 immediato ci porta a Rio de Janeiro per le Olimpiadi dove arriveremo con i giocatori giusti per puntare molto in alto, ma se oggi l\u2019Italia pu\u00f2 contare su un nucleo di elementi affidabili lo deve anche ad alcune felici intuizioni tecniche e organizzative della FIG, tra le quali ritengo che abbia un posto di rilievo l\u2019Italian Pro Tour. Da anni \u00e8 il sostegno indispensabile per i giovani professionisti, in cui possono muovere i primi passi quando non hanno categoria e dove hanno poi garantita una buona attivit\u00e0, fondamentale per la crescita. Cito un dato per tutti: da quando \u00e8 nato l\u2019Italian Pro Tour \u00e8 aumentato sensibilmente il numero degli azzurri che competono e vincono in tutti e tre i circuiti continentali\u201d. E dal 2006, anno d\u2019inizio dell\u2019Italian Pro Tour, i successi dei professionisti sono stati circa settanta.<\/p>\n
Durante la simpatica serata sono stati presentati i nuovi loghi dell\u2019Italian Pro Tour e dei suoi vari tornei. Primo appuntamento con la nuova stagione nel prossimo mese di maggio.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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